IL NUMERO D'ORO NEL CORPO UMANO


La sezione aurea affascinò pittori come Botticelli (1445-1510) che la rappresentò ne La Venere.
Misurando l’altezza da terra dell’OMBELICO e l’ALTEZZA COMPLESSIVA il loro rapporto risulterà 0.618, così anche il rapporto tra la distanza tra il COLLO DEL FEMORE e il GINOCCHIO e la lunghezza dell’INTERA GAMBA o anche il rapporto tra il GOMITO e la PUNTA DEL DITO MEDIO e la lunghezza del BRACCIO.

Se siete alti 1 metro e 62 centimetri e il vostro ombelico è a un metro d'altezza da terra, allora le proporzioni del vostro corpo sono perfette.
In ogni caso provate a dividere la misura della vostra altezza per quella del vostro ombelico: tanto più il risultato è vicino a 1,62, tanto più le proporzioni del vostro corpo sono conformi ai canoni classici della bellezza greca. Questo non è che un gioco; ma da secoli, dietro l'idea di armonia e di perfezione, nella natura come nell'arte, si può trovare un numero il cui valore non è esprimibile in cifre decimali se non in forma approssimata: 1,618033...
Si tratta infatti di un numero irrazionale ed è, con "pi greco", il più celebre fra i numeri di questa specie.



E' il numero d'oro, che all'inizio del secolo scorso, il matematico americano Mark Barr propose di indicare con la lettera greca "phi", dall'iniziale di Fidia, il grande scultore greco che lo ebbe presente nel realizzare le sue sculture e nella costruzione del Partenone. Il valore esatto è:

La ricerca del numero d'oro continua ancora oggi …
L'autorevole giornale francese Le Figaro ha proclamato Laetitia Casta "donna del nuovo millennio", rilevando nelle sue misure, "il numero d'oro della perfezione classica". Dalla Venere di Milo a Laetitia Casta: è soltanto una provocazione, per ricordare che il numero non ha più il valore magico, esoterico che aveva nell'antichità, ma è pur sempre la chiave per la "lettura" del mondo. Oggi i numeri non sono più sacri, come nei tempi antichi, ma continuano a sorprenderci per le loro imprevedibili applicazioni nell'interpretazione della realtà. La matematica a volte non sembra che un gioco, ma si rivela poi scienza o meglio, fondamento di tutte le scienze.

I "Bronzi di Riace", la Venere di Milo e Laetitia Casta