IL MITO DI ORIONE (E DELLO SCORPIONE)



La costellazione di Orione è sicuramente una delle più belle del cielo grazie alle sue stelle brillantissime ed alle nebulose (ammassi di gas) presenti in essa.
È visibile nella stagione invernale e ad inizio primavera guardando verso sud-ovest.

Secondo i Greci Orione era un gigante ed implacabile cacciatore, figlio di Gea (madre terra) e di Poseidone (Nettuno per i Romani) Dio del mare: non esisteva fiera o belva che potesse sfuggirgli, tanto grande era la sua forza ma anche la sua ferocia.
Un giorno l'impeto quasi oltraggioso con cui Orione fece strage di animali nel bosco indignò la madre Gea e Artemide (Diana) dea della caccia, le quali decisero di punirlo mandandogli contro un piccolo ma velenosissimo scorpione. Orione quando lo vide rise di lui e della sua insignificante mole. Ma, lo scorpione, approfittando di una distrazione del cacciatore, lo punse a morte. Ormai il gigante era disteso a terra, incredulo ed agonizzante, ma Zeus (Giove) padre degli Dei si commosse e trasformò i due protagonisti del duello in stelle: nacquero così le costellazioni di Orione e dello Scorpione, nemiche giurate anche sulla volta celeste dato che quando sorge la prima di inverno tramonta la seconda e viceversa nella stagione estiva.